destionegiorno
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E’ nato a Spadafora il 4 Agosto 1963, vive a Capo d’Orlando. Ha conseguito il Diploma di Ragioniere presso l’Ititituto Tecnico Commerciale “ F. Paolo Merendino “ di Capo d’Orlando Dal Settembre 1987, dipendente della Pubblica Amministrazione. Sposato dal 25 Maggio 1989, dal ... (continua)
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Caro Papà, sto a soffrire,
la tua figura lentamente
vedo svanire.
Le tenere coccole,
deliziate da un dolce sorriso,
svanite all’improvviso.
Dolci ricordi passati,
paesaggi incantati,
momenti coloratii...
Oggi nessun sentimento,
ahimè un... leggi...
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Nei figli, la vita.
Gioie, ansie, dolori
un presente e un domani...
Per un amore,
da cogliere a piene mani.
Nel futuro,
la tua mente è adagiata,
la strada di rosso è colorata.
Da loro, riconoscenza, amore,
ma un futuro dal diverso colore.
Il... leggi...
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Incantevole, meravigliosa aurora,
in un mondo dorato mi hai adagiato.
Per regalare un sorriso
o un dolce buongiorno
a coloro che sono intorno.
Per far svanire
la nube della diffidenza,
che aleggia nella nostra esistenza.
In modo che la... leggi...
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Caro amore,
angoscia mio tormento.
Amore diverso,
svanito, chissà in qual Universo.
Nel ricordo del tuo sorriso,
la... leggi...
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Sentii il pulsare
di un cuoricino,
era la vita del mio bambino.
La sua presenza
portò tanto fragore.
In me orgoglio e stupore.
L’ amore,
solo, in lui era riverso.
Non vederlo?
Come sentirsi perso.
Crescere, agire, ridire.
Gioie e... leggi...
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Nel tuo grembo trovai calore,
alla luce mi mostrai
trepidante e con timore.
Nel tuo seno mi adagiai,
la serenità ritrovai.
Mamma,
in te il sole,
calore e splendore.
Della casa sei la rosa,
il tuo profumo
inebria ogni cosa.
Della famiglia
sei... leggi...
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Mi pari ieri, quannu lu jocu era ‘nu misteri.
’U divertimentu l’avevi ‘nvintari,
i cosi d’ora ti putevi ‘nsunnari.
Niscevi dà casa pi jucari cu l’amici.
Tanti li uri passati felici!
’U palluni lu preferito, a jucari all’infinitu.
Cu ‘a “Scoppula a... leggi...
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Magico Presepe,
nell’atmosfera del Natale,
un grazie a te speciale.
In te a raffigurare
con devozione e maestria,
l’avvento del Messia.
Dal bambinello, al pastorello,
alla piccola creatura,
a crear un Paradiso in miniatura.
Momento di... leggi...
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FedericoCalderone
| ’U PRICCHIU,
pi no ristari dilusu
li sordi teni ‘nto puttusu.
Di li sordi ‘nnamuratu.
Du cattari,
nun cunusci ‘u significatu.
Sulu d’aria avi campatu.
Riccu forsi divintò,
ma ‘nta sta vita, piaciri mai si passò.
Matrimoniu? Mancu a parrari!
Troppi spisati da suppurtari
’U jornu, pi l’occhi ricriari,
li soddi staci a cuntari.
’Na cosa ‘nzittò,
a biniditta lira mai ‘bbannunò.
‘Nto testamento:
“Nta cascia, sordi e brillanti”
Li parenti, jastimi e manu vacanti... |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«TRADUZIONE: IL TACCAGNO - Il taccagno per non rimanere dispiaciuto i soldi tiene conservati. Dei soldi innamorato. Del comprare non conosce il significato. Visto che solo di aria ha vissuto. Forse ricco diventò ma nella vita mai piacere consumò. Matrimonio! Nemmeno a parlarne, tante le spese da affrontare. Il giorni per gli occhi far brillare i soldi ama conteggiare. Una cosa l’indovinò, la lira mai abbandonò. Nel testamento: Nella bara soldi e brillanti, i parenti imprecazioni (jastimi) e mani vuote (vacanti)» |
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